Assegnati i premi, devoluti in beneficenza, per una tesi sulla catechesi di don Florio e di padre Brizi l’impegno con malati di lebbra
Si è svolta domenica a Tropea la 33ª edizione del “Premio don Mottola”, organizzata dalla omonima Fondazione e guidato dalla presidenza del prof. Paolo Martino, in collaborazione con gli Oblati e le Oblate del Sacro Cuore
L’evento, coordinato da don Pasquale Russo, ha visto aprire i lavori con la presentazione delle nuove pubblicazioni dedicate al Beato Francesco. I professori Carmine Matrozza e Antonio Gentile hanno approfondito la figura e le opere del fondatore.
Il “Premio don Mottola 2025”, curato da Vittoria Saccà, che lo presiede da diversi anni, e dal comitato composto da Luciano Meligrana, Antonino Crea, Ernesto Lamanna, Rocco Pititto, Marina Santacroce, Francesco Sicari, Francesco Stivala e Paolo Martino, ha visto trionfare don Giuseppe Florio (primo premio per la tesi “La catechesi narrativa di don Francesco Mottola”) e padre Marino Brizi (secondo premio, missionario cappuccino, per l’instancabile servizio ai malati di lebbra in Madagascar).
Don Florio ben lieto del riconoscimento ottenuto ha rinunciato al premio in denaro di 1.000 euro, devolvendolo all’Oratorio Santa Paola Frassineti di San Calogero e all’associazione LaboArt di Tropea, a sostegno del loro impegno verso i diversamente abili. Padre Brizi anche lui generosamente ha destinato l’intero importo ottenuto alle persone assistite in tanti anni nelle sue Missioni. Le conclusioni affidate al Vescovo Attilio Nostro, hanno ulteriormente arricchito l’evento con riflessioni dedicate alla figura sempre attuale e profonda del Beato don Mottola.